Ricordi i luoghi della tua infanzia?
Architecture of Memory riunisce più di 50 architetti e artisti provenienti da tutta la Svizzera per esplorare questa questione.
Ricordi i luoghi della tua infanzia?
La tua cameretta d'infanzia, il tuo nascondiglio preferito o il profumo della cucina dei tuoi nonni? Immagina di poter immortalare questi ricordi non solo con le parole, ma anche attraverso un disegno che non si limiti a rappresentare la scena, ma offra una riflessione concettuale e profondamente personale su di essa.
Quali elementi spaziali sceglieresti di illustrare? Quali dettagli sono essenziali per preservare la tua memoria? Nella sua ricerca di risposte, Architecture of Memory ci riporta all'infanzia, un'epoca in cui la nostra percezione dello spazio e dell'architettura era istintiva, non filtrata da un'educazione formale. Quando pensiamo a un luogo specifico e al suo ambiente costruito, alcuni dettagli rimangono vividi, mentre altri svaniscono, plasmati dai filtri della nostra memoria individuale. I ricordi d'infanzia sono particolarmente porosi, dandoci accesso a luoghi che non potremo mai rivisitare fisicamente nello stesso modo. Scale, proporzioni e la nostra intera percezione esistevano solo in quel fugace momento: ciò che rimane è il ricordo e la storia che raccontiamo a noi stessi e agli altri.
Architettura della Memoria riunisce 75 architetti e artisti provenienti da tutta la Svizzera per esplorare queste questioni. Architettura e arte mantengono entrambe un rapporto dinamico con il disegno, sia come strumento di progettazione che come espressione artistica indipendente. Uno sguardo attento al passato rivela spesso influenze precoci che continuano a plasmare il lavoro di questi creatori ancora oggi. Attraverso inviti personali, i partecipanti hanno aperto le porte dei loro uffici e studi. Condividendo i loro contributi, ci hanno accolto nei loro ricordi e nelle loro storie, offrendoci conversazioni intime.
che hanno arricchito questo viaggio.
Adrien Comte, Adrien Meuwly, Alan Hasoo, Andrea Deplazes, Andreas Bründler, Barbara Hennig Marques, Benoit Jacques, Bob Gysin, Camille Trechot, Carlos Viladoms, Carmen Lorente Sangros, Charlotte Truwant, Christian Inderbitzin, Corinna Menn, Diana Brasil, Daniel Zamarbide, Daniele Marques, Daniela Keizer, David Palussiere, Dominique Salathé, Dries Rodet, Eik Frenzel, Emanuel Christ, Francesco Buzzi, Götz Menzel, Gregory Tara Hari, Guillaume Henry, Guillaume Yersin, Guy Nicollier, Heinrich Toews, Ioannis Piertzovanis, Irene Naef, Ivo Barão, Jürg Conzett, Katell Mallédan, Koichiro Tsuchiya, Leonid Slonimskiy, Lilitt Bollinger, Livia Gnos, Liz Kueneke, Logan Amont, Marcia Akermann, Maria Zgraggen, Mariana Santana, Marie-Aude Papin, Marco Bakker, Mirko Akermann, Monika Feucht, Peter Roesch, Philippine Radat, Quintus Miller, Ralph Blättler, Raphael Kadid, Roger Boltshauser, Rolf Winnewisser, Ron Edelaar, Shadi Rahbaran, Simon Frommenwiler, Simon Hartmann, Sonja Grigo, Stephane Grandgirard, Stefan Koepfli, Stefan Wülser, Tanguy Auffret-Postel, Thibaud Sulliger, Thomas Lussi, Tilo Herlach, Tivadar Puskas, Valentin Deschenaux, Vincenzo Cangemi, Yves Dreier,
Inaugurazione martedì 15 gennaio alle ore 18:00 con una performance della ballerina e coreografa Morgane Stephan
Una mostra di: Aka – Architektur , kunst und anderes, Basilea
Curatrici: Clara Maria Puglisi, Sonja Elisabeth Fuchs, Elodie Habert
Progetto grafico: Début Début www.debutdebut.com